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Sez. B - Criteri di svolgimento e diario di attestazione del tirocinio

Durata e frequenza del tirocinio

 

Il tirocinio può avere inizio il 15 marzo e il 15 settembre di ogni anno.

La durata del tirocinio è di sei mesi continuativi, da svolgersi successivamente all'acquisizione del titolo di primo livello.

Il carico complessivo del tirocinio viene quantificato in 500 ore - da svolgersi di norma in non meno di 100 giornate lavorative - e a tale carico dovrà fare riferimento il programma individuale di tirocinio (artt. 8 e 9 della Convenzione tra Scuola di Psicologia e Ordine degli Psicologi della Toscana). L'impegno settimanale non deve essere inferiore alle 20 ore e non superiore alle 25, articolate tassativamente e senza eccezioni in 4/5 ore giornaliere per 4/5 giorni della settimana, da distribuirsi nell’arco della giornata a seconda delle specifiche attività ed esigenze del progetto e comunque non superiore al monte ore indicato.  Qualora la sede non rispetti tale carico, la Scuola e l'Ordine professionale, congiuntamente, possono sospendere o revocare in qualsiasi momento il riconoscimento a sede di tirocinio. Il tirocinio verrà invalidato se le ore di assenza, per qualsiasi motivo, risulteranno superiori ad un terzo del periodo di frequenza prescritto (art. 1, punto 7 del D.M. 239/1992).

La frequenza deve essere oggettivamente documentata. L'attestazione della frequenza spetta al Supervisore che controfirma l'apposito libretto delle presenze rilasciato dalla Segreteria Tirocini della Scuola.

 

Aree delle attività di tirocinio

 

Come stabilito per legge (L. 170/03), le attività professionali che formano oggetto della professione di "Dottore in tecniche psicologiche" sono individuate nel modo seguente:

 

a) per il settore delle TECNICHE PSICOLOGICHE PER I CONTESTI SOCIALI, ORGANIZZATIVI E DEL LAVORO:

 

1)   realizzazione di progetti formativi diretti a promuovere lo sviluppo delle potenzialità di crescita individuale e di integrazione sociale, a facilitare i processi di comunicazione, a migliorare la gestione dello stress e la qualità della vita;

2)   applicazione di protocolli per l'orientamento professionale, per l'analisi dei bisogni formativi, per la selezione e la valorizzazione delle risorse umane;

3)   applicazione di conoscenze ergonomiche alla progettazione di tecnologie e al miglioramento dell'interazione fra individui e specifici contesti di attività;

4)   esecuzione di progetti di prevenzione e formazione sulle tematiche del rischio e della sicurezza;

5)   utilizzo di test e di altri strumenti standardizzati per l'analisi del comportamento, dei processi cognitivi, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell'interazione sociale, dell'idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni;

6)   elaborazione di dati per la sintesi psicodiagnostica prodotta dallo psicologo;

7)   collaborazione con lo psicologo nella costruzione, adattamento e standardizzazione di strumenti di indagine psicologica;

8)   attività didattica nell'ambito delle specifiche competenze caratterizzanti il settore;

 

b) per il settore delle TECNICHE PSICOLOGICHE PER I SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITÀ:

 

1)   partecipazione all'èquipe multidisciplinare nella stesura del bilancio delle disabilità, delle risorse, dei bisogni e delle aspettative del soggetto, nonché delle richieste e delle risorse dell'ambiente;

2)   attuazione di interventi per la riabilitazione, rieducazione funzionale e integrazione sociale di soggetti con disabilità pratiche, con deficit neuropsicologici, con disturbi psichiatrici o con dipendenza da sostanze;

3)   collaborazione con lo psicologo nella realizzazione di interventi diretti a sostenere la relazione genitore-figlio, a ridurre il carico familiare, a sviluppare reti di sostegno e di aiuto nelle situazioni di disabilità;

4)   collaborazione con lo psicologo negli interventi psico-educativi e nelle attività di promozione della salute, di modifica dei comportamenti a rischio, di inserimento e partecipazione sociale;

5)   utilizzo di test e di altri strumenti standardizzati per l'analisi del comportamento, dei processi cognitivi, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell'interazione sociale, dell'idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni;

6)   elaborazione di dati per la sintesi psicodiagnostica prodotta dallo psicologo;

7)   collaborazione con lo psicologo nella costruzione, adattamento e standardizzazione di strumenti di indagine psicologica;

8)   attività didattica nell'ambito delle specifiche competenze caratterizzanti il settore.

 

 

Il tirocinio può essere effettuato, a scelta dell'interessato, presso i Dipartimenti Universitari, gli Istituti di discipline psicologiche delle Università, presso strutture pubbliche o private che siano state ritenute idonee dalle Autorità accademiche, d'intesa con il competente Consiglio dell'Ordine, dove si svolgano attività a carattere psicologico e possano garantire la presenza di uno o più psicologi regolarmente iscritti all'Albo A da almeno cinque anni, o con rapporto professionale sistematico coerente con il ruolo in oggetto. Non è possibile svolgere il tirocinio presso lo studio di un singolo psicologo libero-professionista.

L'attività di tirocinio non costituisce rapporto di impiego. I tirocinanti svolgono attività di tipo formativo, sotto la responsabilità di un supervisore psicologo, e non possono essere utilizzati per attività che si configurino come sostituzione di personale dipendente o risorsa aggiuntiva.

L'attuazione del tirocinio non comporta l'assunzione di oneri diretti o riflessi a carico dell'amministrazione in cui il tirocinio si realizza.

Il tirocinante svolge la propria attività nel rispetto degli obiettivi concordati e delle finalità perseguite dalla struttura ospitante, seguendo le indicazioni fornite dal responsabile, coerentemente con le disposizioni relative allo specifico settore e con i regolamenti generali della struttura. Qualora la presenza e l'attività del tirocinante contrastino con gli obiettivi della struttura, è facoltà della struttura stessa sospendere o revocare il tirocinio, mediante provvedimento motivato del suo Responsabile, sentito il supervisore. Verrà data immediata comunicazione scritta del provvedimento alla Segreteria Tirocini della Scuola di Psicologia.

 

Attestazione delle attività di tirocinio

 

Il diario delle presenze giornaliere del tirocinante, recante l'indicazione delle relative attività svolte, sarà documentato mediante apposito libretto-diario rilasciato dalla Segreteria Tirocini.

L'attestazione della frequenza spetta al supervisore e al responsabile della struttura dove il tirocinio viene svolto.

Si ricorda che il tirocinio verrà invalidato se le ore di assenza, per qualsiasi motivo, risulteranno superiori ad un terzo del periodo di frequenza prescritto (art. 1, punto 7 del D.M. 239/1992).

 

Riconsegna del libretto diario di tirocinio post-lauream

Al termine dell'anno di tirocinio il libretto diario, con tutte le firme originali e non scansionate, deve essere riconsegnato all'Ufficio Tirocini debitamente compilato in tutte le sue parti distinto per semestre comprensive del: 

  • diario quotidiano riportante le ore, il giorno e l'attività svolta nella struttura
  • attestazione riportante le ore e i giorni di presenza nella struttura, sottoscritta dal supervisore e dal Rappresentante legale dell'Ente o da un suo delegato con timbro.

Ultimo aggiornamento

16.02.2023

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