Il corso di Laurea Magistrale in Psicologia del ciclo di vita e dei contesti presuppone il possesso di una solida base di conoscenze e competenze in tutti i gli ambiti delle scienze e tecniche di Psicologia e in particolare, nei quattro principali ambiti di studio di ricerca e di intervento che riguardano la psicologia generale e sperimentale, la psicologia dello sviluppo e dell'educazione, la psicologia sociale e del lavoro, la psicologia clinica e della salute.
Il corso di studi mira alla formazione di laureati magistrali con competenze specialistiche nell'ambito della psicologia dello sviluppo nel ciclo di vita, dei contesti sociali e di comunità e del lavoro e organizzativi. Tali laureati dovranno possedere:
- conoscenze e competenze metodologiche relative ai principali strumenti di valutazione nel ciclo di vita e di testing psicologico; alla ricerca-azione, alla progettazione e valutazione di interventi in ambito psico-sociale e alla gestione del colloquio e delle dinamiche di gruppo;
- conoscenze relative ai processi psicologici e sociali di alcuni contesti di vita fondamentali per il ciclo di vita, come quello della scuola e dei contesti organizzativi, enfatizzandone i processi di sostenibilità e di sviluppo sostenibile.
Inoltre, in relazione al curriculum seguito, gli studenti potranno approfondire approcci metodologici e applicativi con particolare riferimento alla psicologia dello sviluppo e dell'educazione, alla psicologia sociale e di comunità e alla psicologia del lavoro e delle organizzazioni.
In relazione alla psicologia dello sviluppo e dell'educazione gli obiettivi formativi riguarderanno:
- conoscenze e competenze relative alle difficoltà scolastiche, ai disturbi specifici di apprendimento, ai disturbi della condotta e ai disturbi di ansia in bambini e adolescenti;
- conoscenze e competenze relative a bambini, adolescenti e famiglie in situazioni di disagio psico-sociale dovuto a malattia o a transizioni critiche nel ciclo di vita, o a situazioni clinico-evolutivo di criticità.
- Conoscenze e competenze relative all'invecchiamento attivo e alla promozione del benessere nelle diverse fasi di vita.
In relazione alla psicologia sociale applicata gli obiettivi formativi riguarderanno:
- conoscenze e competenze per promuovere atteggiamenti e comportamenti volti alla sostenibilità ambientale, alla salute e al benessere di individui, gruppi e comunità reali e virtuali.
- conoscenze e competenze per la mediazione, il reinserimento, la riduzione del conflitto e l'inclusione sociale di individui, gruppi e comunità in momenti critici e transizioni psicosociali.
-conoscenze e competenze per il sostegno, l'accettazione e la valorizzazione del sé e dell'identità personale e sociale all'interno di contesti diversi.
Nell'ambito della psicologia del lavoro e delle organizzazioni gli obiettivi formativi riguarderanno:
- conoscenze e competenze per valutare ed intervenire nei contesti organizzativi e del lavoro a livello di selezione, formazione , orientamento, career counseling e career development, sostegno all'imprenditorialità, all'innovazione organizzativa e tecnologica;
- conoscenze e competenze sui temi del clima organizzativo, della gestione delle risorse umane nei contesti organizzativi, della multiculturalità, dei rischi stress lavoro correlato e della loro prevenzione.
Attraverso una metodologia basata sul problem solving e sul confronto con la pratica professionale, i laureati dovranno acquisire abilità che consentano di continuare in modo autonomo la formazione e l'aggiornamento, anche successivamente al conseguimento del titolo e capacità di esercitare, nel rispetto delle norme deontologiche, piena autonomia professionale, di assumere la responsabilità del proprio operato e di lavorare in modo collaborativo in équipe multidisciplinari.
Queste competenze rappresentano una solida formazione specialistica, coerente con le indicazioni di EuroPsy, che permetterà al laureato di operare nei diversi ambiti d'intervento professionale nel nostro paese e all'estero.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
1. Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Psicologia del Ciclo di Vita e dei Contesti occorre essere in possesso della laurea, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
2. Ai fini dell'iscrizione sono considerati titoli di accesso le lauree conseguite nelle classi L-24, ex D.M. 270/2004, e 34, ex D.M. 509/1999 per i cui laureati si considerano assolti i requisiti curriculari. Tali laureati devono possedere almeno 5 CFU nel settore L-LIN/12 Lingua inglese di livello B2.
3. Per i laureati provenienti da atenei stranieri, il Consiglio di Corso di Laurea Magistrale o l'Organo a ciò delegato dal Consiglio, valuterà i requisiti curriculari ai fini del riconoscimento dell'idoneità. Per i laureati in classi diverse dalle classi L24 e 34 per accedere al Corso di Laurea Magistrale è necessario il possesso dei seguenti requisiti curriculari:
• attività formative fondamenti della psicologia, caratterizzanti: almeno 90 CFU in almeno 6 dei seguenti SSD:
- M-PSI/01 Psicologia generale
- M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica
- M-PSI/03 Psicometria
- M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e dell'educazione
- M-PSI/05 Psicologia sociale
- M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
- M-PSI/07 Psicologia dinamica
- M-PSI/08 Psicologia clinica
• attività formative formazione interdisciplinare e delle materie affini e integrative: almeno 15 CFU cumulativi fra i seguenti SSD:
- BIO/05 Zoologia
- BIO/09 Fisiologia
- BIO/13 Biologia applicata
- INF/01 Informatica
- M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche
- M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza
- M-FIL/06 Storia della filosofia
- M-PED/01 Pedagogia generale e sociale
- M-STO/04 Storia contemporanea
- M-STO/05 Storia della scienza e delle tecniche
- MED/03 Genetica medica
- MED/38 Pediatria generale e specialistica
- MED/42 Igiene generale e applicata
- SECS-S/01 Statistica
- SPS/07 Sociologia generale
• lingua straniera almeno 5 CFU L-LIN/12 Lingua inglese di livello B2.
4. A fronte dell'accertamento dei debiti formativi in ingresso, il Consiglio di Corso di Laurea Magistrale indicherà i corsi singoli per l'assolvimento di tali debiti, e le modalità per l'assolvimento del debito relativo all'attività di TPV , come previsto dall'art.2 comma 6 e 7 del DM 654 del 05-07-2022. I crediti dei corsi singoli devono essere acquisiti prima dell'immatricolazione al corso di laurea magistrale.
5. In ogni caso, ai fini dell'ammissione sono previste verifiche dell'adeguatezza della personale preparazione, ai sensi del DM 22/10/2004 n. 270 art. 6, comma 2, mediante prova scritta.
6. Il numero degli iscritti è annualmente commisurato in base alle risorse formative disponibili, su proposta del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale, con delibera degli organi accademici.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Le attività si svolgono secondo un'articolazione in due semestri compatti, il cui calendario è definito annualmente dal consiglio di corso di laurea magistrale.
La verifica del profitto individuale raggiunto dallo studente per il conseguente riconoscimento dei crediti maturati nelle varie attività formative può essere scritta e/o orale e/o pratica. (come specificato nel prospetto di didattica programmata).
Gli esami vengono sostenuti al termine del corso e consentono, se superati, di acquisire in un'unica soluzione il numero di CFU previsti dal piano degli studi.
Gli esami potranno anche essere sostenuti con gli accorpamenti disciplinari già previsti nel Regolamento. Il piano di studi non può comunque prevedere in totale più di 12 esami di profitto.
Per gli esami la votazione è espressa in trentesimi. L'esame si intende superato con votazione minima di 18/30; qualora il candidato abbia ottenuto il massimo dei voti può essere fatta all'unanimità della commissione menzione della lode.
Per la prova finale la media sarà ponderata sui crediti acquisiti e l'approssimazione sarà per eccesso. La votazione è espressa in centodecimi, con eventuale menzione all'unanimità della lode; il punteggio minimo per il superamento della prova finale è 66/110.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
1. Le attività si svolgono secondo un'articolazione in due semestri compatti, il cui
calendario è definito annualmente dal consiglio di corso di laurea magistrale.
2. La verifica del profitto individuale raggiunto dallo studente per il conseguente
riconoscimento dei crediti maturati nelle varie attività formative può essere scritta e/o orale
e/o pratica. (come specificato nel prospetto di didattica programmata).
3. Gli esami vengono sostenuti al termine del corso e consentono, se superati, di acquisire
in un'unica soluzione il numero di CFU previsti dal piano degli studi.
4. Gli esami potranno anche essere sostenuti con gli accorpamenti disciplinari già previsti
nel Regolamento. Il piano di studi non può comunque prevedere in totale più di 12 esami
di profitto.
5. Per gli esami la votazione è espressa in trentesimi. L'esame si intende superato con
votazione minima di 18/30; qualora il candidato abbia ottenuto il massimo dei voti può
essere fatta all'unanimità della commissione menzione della lode.
6. Per la prova finale la media sarà ponderata sui crediti acquisiti e l'approssimazione sarà
per eccesso. La votazione è espressa in centodecimi, con eventuale menzione
all'unanimità della lode; il punteggio minimo per il superamento della prova finale è 66/110.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Non sono previsti insegnamenti di lingue straniere per il Corso di Laurea Magistrale in Psicologia del ciclo di vita e dei contesti, classe LM-51.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
Gli studenti del corso di laurea magistrale in psicologia, conseguito il giudizio di idoneità delle attività di TPV pari a 30 CFU di attività formative professionalizzanti nell'intero percorso formativo (triennale e/o magistrale), sono ammessi a sostenere l'esame finale, comprensivo della prova pratica valutativa (PPV) che precede la discussione della tesi di laurea. La prova, in modalità orale, è unica e verte sull'attività svolta durante il TPV e sui legami tra teorie/modelli e pratiche professionali, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale. La valutazione ha ad oggetto l'acquisizione delle competenze, le capacità di mettere in evidenza i legami tra teorie/modelli e la pratica svolta durante il tirocinio, nonché la conoscenza del codice deontologico degli psicologi. La PPV è superata con il conseguimento da parte dello studente di un giudizio di idoneità, che consente di accedere alla discussione della tesi di laurea.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
a) Il Corso di Laurea Magistrale, previa valutazione della documentazione prodotta dagli uffici Relazioni internazionali, può riconoscere attività di studio svolte all'estero, preventivamente autorizzate in base alle normative previste dai programmi di scambio internazionale e in particolare dal programma Socrates-Erasmus, quali:
b) la frequenza a corsi di insegnamento;
c) il superamento di esami di profitto, eventualmente da completare con prove integrative;
d) le attività relative alla preparazione della tesi magistrale, sotto la supervisione del docente relatore del Corso di studi
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
1. La partecipazione al Tirocinio curriculare è obbligatoria e viene documentata da apposito registro di presenze. Il Consiglio di Corso di Laurea Magistrale fissa le modalità della frequenza, il cui controllo è affidato ai tutor del TPV.
2. Gli insegnamenti previsti per il conseguimento della laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Ateneo di Firenze, nonché quelli relativi agli eventuali debiti formativi da colmare prima dell'iscrizione alla laurea Magistrale, nonchè i crediti attribuiti al Tirocinio Pratico Valutativo sono propedeutici a quelli previsti per il conseguimento della Laurea Magistrale
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
Nel rispetto della graduatoria di merito della selezione per l'accesso al Corso di Laurea Magistrale e con l'osservanza delle disposizioni previste nel Regolamento Studente part-time, è prevista la possibilità di immatricolare studenti part-time nel limite massimo del 10% dei posti previsti dalla programmazione (eventualmente arrotondato all'unità superiore). Non sono previste modalità didattiche differenziate.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
1. La scelta del curriculum da seguire, tra quelli previsti dal Corso di Laurea Magistrale,
avviene all'atto dell'immatricolazione.
2. Lo studente è tenuto a presentare entro il 31 dicembre del primo anno il proprio piano di
studi, comprensivo delle attività obbligatorie, di eventuali attività formative previste come
opzionali o alternative e di attività scelte autonomamente, nel rispetto dei vincoli stabiliti
dalla Classe LM-51 e dall'ordinamento didattico.
3. Nel piano degli studi non possono essere previste iterazioni dei corsi.
4. L'approvazione dei piani di studio individuali è di competenza del Consiglio di Corso di
Laurea Magistrale, che si esprime entro 30 giorni dal termine di scadenza per la
presentazione.
Saranno approvati i piani di studio corrispondenti al curriculum prescelto e che
ottemperino ai margini di opzionalità e di autonomia da esso previsti.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
La prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale in Psicologia del ciclo di vita e dei contesti, cui sono riservati 9 CFU, consiste nella dissertazione di un elaborato scientifico individuale e originale, mirata all'accertamento delle competenze acquisite nel Corso di Laurea Magistrale. L'elaborato, svolto con la guida di un relatore, si connoterà come rassegna critica o ricerca empirica di rilevanza psicologica sotto il profilo teorico e professionale. Per accedere alla prova finale occorre avere acquisito tutti i crediti attribuiti alle attività formative previste dal piano degli studi, nonché occorre essere risultati idonei alla Prova Pratico Valutativa (PPV). La votazione finale di laurea è espressa in centodecimi, con eventuale menzione all'unanimità della lode; il punteggio minimo per il conseguimento del titolo è 66/110.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
1. Il Consiglio di Corso di Laurea Magistrale è l'organo competente per il riconoscimento
dei crediti maturati presso corsi di laurea magistrale della classe LM-51, in altri corsi di
laurea e laurea magistrale attivati nell'Ateneo di Firenze o in altri Atenei italiani e stranieri e
nei corsi di laurea dei previgenti ordinamenti.
2. Nei passaggi fra curricula del Corso di Laurea Magistrale i crediti conseguiti nel
curriculum di provenienza saranno di norma riconosciuti per gli insegnamenti dei settori
disciplinari previsti dal curriculum su cui viene richiesto il passaggio.
3. Per i trasferimenti da corsi di laurea magistrale della classe LM-51 dell'ateneo fiorentino
e di altri Atenei, o da corsi di laurea magistrali appartenenti a classi diverse, sono
consentite abbreviazioni di corso previa valutazione del piano di studio individuale da parte
del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale. I crediti già acquisiti saranno riconosciuti
validi, previa valutazione dei relativi programmi, per i settori disciplinari previsti dal Corso
di Laurea Magistrale.
Servizi di tutorato
È prevista l'offerta agli studenti di una serie di servizi di accompagnamento a sostegno della formazione e dell'inserimento lavorativo, anche mediante l'opera dei docenti, nei seguenti campi operativi: orientamento in itinere, servizi per gli studenti disabili, supporto alle competenze trasversali, innovazione didattica, servizi telematici, relazioni e scambi internazionali, stage curriculari e tirocinio per l'abilitazione alla professione, sbocchi occupazionali.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
I procedimenti e le decisioni assunti dal Corso di Laurea Magistrale saranno resi pubblici mediante il sito web del corso di laurea, bacheche online e nelle strutture della scuola, anche al fine di garantire la maggiore diffusione dei procedimenti, nel rispetto delle norme a tutela della riservatezza.
Valutazione della qualita'
1. Il Corso di Laurea Magistrale adotta al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal Servizio di valutazione della didattica dell'Ateneo.
2. Il Corso di Laurea Magistrale attiva al suo interno un sistema di valutazione della qualità coerente con il modello approvato dagli Organi Accademici.
3. Il Corso di Laurea Magistrale potrà dotarsi di un sistema di rilevazione delle opinioni delle parti interessate, interne ed esterne, sulla qualità dei processi formativi.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati del Corso di laurea magistrale in Psicologia del ciclo di vita e dei contesti dovranno aver sviluppato abilità nel gestire e trasmettere l'informazione in maniera adeguata alle caratteristiche
dell'interlocutore; padroneggiare i principali strumenti della comunicazione negli ambiti specifici di competenza; aver conseguito una conoscenza avanzata, in forma scritta e orale, della lingua inglese tale da facilitare una fruizione di letteratura internazionale, ai fini di una adeguata gestione e trasmissione dell'informazione. Tali abilità verranno esercitate in situazioni di didattica interattiva, in situazioni di tirocinio e ulteriormente verificate in sede d'esame o di supervisione del tirocinio.
Autonomia di giudizio (making judgements)
L'autonomia di giudizio sarà favorita da un'impostazione didattica volta all'acquisizione della capacità di esercitare, nel rispetto delle norme deontologiche, piena autonomia professionale, di assumere la responsabilità del proprio operato, anche lavorando in collaborazione in équipe multidisciplinari, di valutare la qualità, l'efficacia e l'efficienza degli interventi svolti. Tale capacità verrà verificata anche mediante esami di profitto con discussione di casi o tracce di lavoro relative a progetti o modalità di intervento specifiche.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I I laureati del Corso di laurea magistrale in Psicologia del ciclo di vita e dei contesti dovranno aver acquisito abilità di apprendimento efficaci e flessibili, che consentano loro di continuare in modo
autonomo la formazione e l'aggiornamento anche successivamente al conseguimento del titolo, sapendo reperire e valutare le diverse fonti, esperienze e materiali utili all'educazione continua a livello specialistico.
Comunicazioni dell'ateneo al CUN
Per quanto riguarda i rilievi sulle attività affini si rimanda a quanto inserito nella "note attività affini".
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 (DM 31 ottobre 2007, n.544, allegato C)
Con il DM 509/00 presso la Facoltà di Psicologia sono stati istituiti 4 corsi di laurea specialistica Classe 58/S: in Psicologia Clinica e della Salute, in Psicologia Sociale e delle Organizzazioni, in Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione, in Psicologia Sperimentale. Il presente progetto prevede un solo corso di laurea magistrale (classe LM-51), articolato in 4 curricula ed è motivato dal dibattito nazionale (Conferenza Nazionale dei Presidi delle Facoltà di Psicologia, MIUR, CUN, Ordine Professionale degli Psicologi, Associazioni scientifiche e professionali) ed europeo (EuroPsy-European diploma in Psychology), nonché sviluppato nella Facoltà, circa la formazione del laureato magistrale in Psicologia. Su tale base è stata razionalizzata l'offerta proponendo un corso di laurea unico ma articolato in 4 curricula mirati alla formazione specialistica nei 4 principali ambiti di studio, ricerca e intervento previsti in psicologia: psicologia generale e sperimentale, psicologia dello sviluppo e dell'educazione, psicologia sociale e del lavoro, psicologia clinica e della salute. In ciascuno di tali ambiti, consolidati nella realtà culturale dell'ateneo fiorentino, operano gruppi di ricerca che ricevono finanziamenti da Enti pubblici e privati e i cui risultati scientifici sono noti anche a livello internazionale. Questo tipo di impianto curriculare è in linea con le indicazioni di EuroPsy, collocando i nostri laureati magistrali nel quadro occupazionale europeo.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il corso di Laurea Magistrale in Psicologia del ciclo di vita e dei contesti presuppone il possesso di una solida base di conoscenze e competenze in tutti gli ambiti delle scienze e tecniche di Psicologia e in particolare, nei quattro principali ambiti di studio di ricerca e di intervento che riguardano la psicologia generale e sperimentale, la psicologia dello sviluppo e dell'educazione, la psicologia sociale e del lavoro, la psicologia clinica e della salute.
Il corso di studi mira alla formazione di laureati magistrali con competenze specialistiche nell'ambito della psicologia del ciclo di vita, dei contesti di comunità ed organizzativi. Tali laureati dovranno possedere:
- conoscenze e competenze metodologiche relative ai principali strumenti di valutazione nel ciclo di vita; alla ricerca-azione, alla progettazione e valutazione di interventi in ambito psico-sociale e alla gestione del colloquio e delle dinamiche di gruppo;
-conoscenze relative alle principali transizioni nel ciclo di vita e nei contesti sociali ed organizzativi, approfondendone i meccanismi biologici, psicologici e sociali con particolare attenzione ai percorsi scolastici, di orientamento e di sviluppo delle carriere e ai processi di inclusione nella comunità;
-conoscenze relative alle politiche sociali e ai sistemi di welfare nazionali e locali.
Inoltre, in relazione al curriculum seguito, gli studenti potranno approfondire approcci metodologici e applicativi con particolare riferimento alla psicologia del ciclo di vita, alla psicologia sociale e di comunità e alla psicologia del lavoro e delle organizzazioni.
In relazione al ciclo di vita gli obiettivi formativi riguarderanno:
- conoscenze e competenze relative alle difficoltà scolastiche, ai disturbi specifici di apprendimento e ai disturbi della condotta;
- conoscenze e competenze relative a bambini, adolescenti e famiglie in situazioni di disagio psico-sociale dovuto a malattia o a transizioni critiche nel ciclo di vita, o a situazioni clinico-evolutivo di criticità.
In relazione alla psicologia sociale e di comunità gli obiettivi formativi riguarderanno:
- conoscenze e competenze per dare sostegno e favorire i processi di partecipazione e/o di reinserimento di persone, gruppi e comunità in momenti critici e transizioni psicosociali;
- conoscenze e competenze per la mediazione la gestione dei gruppi sociali e per migliorare la qualità delle relazioni intergruppo;
In relazione alla psicologia del lavoro e delle organizzazioni gli obiettivi formativi riguarderanno
- conoscenze e competenze per valutare ed intervenire nei contesti organizzativi e del lavoro a livello di selezione, formazione , sostegno all'imprenditorialità;
- conoscenze e competenze sui temi del clima organizzativo e dei rischi stress lavoro correlato.
Attraverso una metodologia basata sul problem solving e sul confronto con la pratica professionale, i laureati dovranno acquisire abilità che consentano di continuare in modo autonomo la formazione e l'aggiornamento, anche successivamente al conseguimento del titolo e capacità di esercitare, nel rispetto delle norme deontologiche, piena autonomia professionale, di assumere la responsabilità del proprio operato e di lavorare in modo collaborativo in équipe multidisciplinari.
Queste competenze rappresentano una solida formazione specialistica, coerente con le indicazioni di EuroPsy, che permetterà al laureato di operare nei diversi ambiti d'intervento professionale nel nostro paese e all'estero.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Istituzione del corso)
L'organo che ha effettuato la consultazione per definire il profilo formativo dello psicologo del ciclo di vita e dei contesti è stato in prima istanza il consiglio di CDS ed in particolare una commissione specificamente incaricata nel consiglio del 19/06/2013. In seconda istanza il percorso si è raccordato con il consiglio della scuola di Psicologia prevendendo anche una consultazione con il Comitato di indirizzo della Scuola.
Per delineare il percorso professionale e la figura formata dal CDS, il CDS si è avvalso della letteratura nazionale e internazionale sulla professione dello Psicologo e sull'analisi degli sbocchi occupazionali della formazione psicologica. In particolare si sono rivelati utili gli atti del convegno promosso nel 2009 dall'Ordine degli psicologi della Toscana in collaborazione con le Università italiane dal titolo "La domanda della committenza e le esigenze formative della psicologia" (http://www.ordinepsicologitoscana.it/index.html).
Sono state inoltre consultate le linee guida per l'European Certificate in Psychology (EuroPsy) (http://www.inpa-europsy.it/nuovi.docum.2008/EuroPsy_english.pdf)
e il rapporto sulla "Qualità della formazione in psicologia" prodotto da una commissione nazionale costituita dall'Ordine Nazionale degli Psicologi, dalla Conferenza dei presidi e dalla Consulta dei direttori di Psicologia, in collaborazione con l'associazione scientifica per la psicologia accademica in Italia AIP (http://www.aipass.org/psicologiaorganizzazione).
Da questi documenti si conferma la rilevanza di figure classiche di psicologo definite dall'ISTAT che per la LM qui proposta includono in particolare gli Psicologi dello sviluppo e dell'educazione e gli Psicologi del lavoro e delle organizzazioni. Il nostro laureato può comunque svolgere anche altri ruoli in psicologia, previo superamento dell'esame di stato ed iscrizione all'albo degli psicologi .
Le competenze dello psicologo dello sviluppo e dell'educazione e quelle dello psicologo del lavoro e dell'organizzazione si sono progressivamente articolate in funzione di nuovi bisogni , basti pensare alla domanda emergente relativa alle istituzioni di asili nidi o di strutture educative per la fascia di età 0-6, la domanda di sostegno psicologico per DSA e BES nella scuola, la domanda relativa a problemi di rilevanza sociale come bullismo e cyberbullismo tra pari, la domanda di percorsi di supporto alla genitorialità in momenti di crisi e transizione e la domanda relativa alla protezione ed al potenziamento delle risorse evolutive e di apprendimento nel ciclo di vita. In ambito di comunità sono molto rilevanti i bisogni di supporto sociale, lo sviluppo del capitale sociale nella comunità, la mediazione dei conflitti, i percorsi di recupero e di reinserimento di persone in condizione di marginalità, legate sia a condizioni di rapporti difficili tra gruppi e culture diverse sia alle "nuove povertà". La nuova domanda di psicologia del lavoro investe soprattutto i bisogni di orientamento e di costruzione di carriere, il sostegno all' imprenditorialità, ma anche i temi del clima organizzativo e della prevenzione dei rischi psicosociali (stress lavoro correlato, mobbing, burn-out).
A fronte di un disagio sempre più generalizzato nella nostra società, la domanda di sostegno psicologico diventa sempre più diffusa e specialistica. In molti settori dei servizi pubblici, sia sociosanitari, sia educativi, la presenza dello psicologo è giudicata numericamente carente; le richieste d'intervento risultano in aumento e viene esplicitata l'esigenza di un maggior numero di psicologi o l'apertura di nuovi campi di applicazione delle conoscenze psicologiche. Indicazioni non diverse si hanno anche circa le opportunità e le necessità del settore privato.
Per questo il Corso di studi ha delineato una figura di "Psicologo del ciclo di vita e dei contesti" in grado di rispondere a nuovi bisogni psicologici del bambino, della persona, dei contesti di comunità e lavorativi.
Oltre alla commissione designata dal Consiglio di CDS, è stato consultato il comitato di indirizzo (art. 11/4, del D.M. 509/1999), le cui funzioni riguardano:
- l'esame del progetto formativo in sede di proposta di istituzione o di revisione di corsi di studio;
- l'approfondimento della domanda di psicologia nel territorio e di possibili opportunità emergenti a livello professionale;
- il supporto agli studenti - in ingresso, in itinere ed eventualmente dopo il conseguimento del titolo - e il monitoraggio dell'offerta formativa.
Si tratta, in sostanza, di un organismo di consultazione periodica permanente del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni.
Il Comitato di Indirizzo – per la sua articolata composizione (http://www.psicologia.unifi.it/vp-119-il-comitato-di-indirizzo.html), che vede la presenza di rappresentanti dell'Ordine professionale e del mondo del lavoro, è da considerarsi osservatorio privilegiato delle diversità a livello regionale e nazionale della domanda di formazione e di impiego relative alla professione di psicologo.
Tale Comitato, come risulta dal verbale allegato, è stato consultato in data 20 gennaio 2014 ed ha espresso il seguente parere
…… Omissis ….." il Comitato di indirizzo esprime parere favorevole all'istituzione di due corsi di laurea magistrale rispettivamente in Psicologia clinica e della salute e neuropsicologia e in Psicologia del ciclo di vita e dei contesti."