Obiettivo generale: fornire conoscenze e capacità per la comprensione e lo studio dei meccanismi psicobiologici alla base delle differenze interindividuali nel comportamento, sia nel suo sviluppo che nelle sue modifiche. Interazioni geniXambiente nel guidare lo sviluppo del comportamento e dei diversi circuiti neurali che ne sono alla base; meccanismi epigenetici ed effetti a lungo termine dell’esperienza sul comportamento; fattori che possono contribuire alla resilienza.
Non ci sono libri di testo su questi argomenti.
In aggiunta alle diapositive del corso, che troverete sul sito e-learning, metteremo a disposizione sul medesimo sito alcuni lavori di rassegna bibliografica che fungeranno da dispense
Obiettivi Formativi
Conoscenza e capacità di comprensione
Il programma del corso “Psicobiologia del comportamento ” si propone di
fornire conoscenze approfondite sull’argomento, utilizzando dati nella
letteratura scientifica sia nell’uomo che in modelli animali.
In particolare, si propone di analizzare i fattori psicobiologici alla base
delle differenze interindividuali nel comportamento, sia nel suo sviluppo
che nelle sue modifiche, ed il ruolo svolto dall’ambiente in cui un
soggetto si sviluppa e vive e dal genotipo del soggetto, mettendo in luce i
possibili fattori di protezione che sembrano consentire di fronteggiare
meglio un ambiente negativo.
Si propone di stimolare le capacità di comprensione ed analisi critica
della letteratura scientifica nel campo.
Si propone di sviluppare le competenze utili per l’inserimento in equipes
multidisciplinari che lavorano nel campo della ricerca e intervento sulla
prevenzione e/o il recupero di disturbi comportamentali e nel campo della
genetica del comportamento.
Mira infine a sviluppare le competenze necessarie per lavorare nel campo
dei modelli preclinici.
La scaletta degli argomenti trattati sarà:
a) vedremo le diverse fasi dello sviluppo cerebrale, ed il ruolo svolto dall’ esperienza nel guidare lo sviluppo neurale e del comportamento;
b) vedremo in modo approfondito i meccanismi di plasticità neurale ed i
metodi di studio, includendo nelle risposte plastiche anche i cambiamenti
a livello della neurogenesi ippocampale;
c) esamineremo poi in maniera critica esempi dell’approccio Geni x
Ambiente nello studio dello sviluppo e della modificabilità del
comportamento;
d) Introdurremo poi cosa sono i meccanismi epigenetici ed esamineremo
in maniera critica esempi che illustrano come l’ambiente, attraverso
meccanismi epigenetici ed interagendo con i fattori genetici, possa
contribuire alla modifica, adattiva o maladattiva, del comportamento;
e) passeremo in rassegna le attuali conoscenze sulla psicobiologia della
sindrome X-Fragile e della Sindrome di Rett e sugli effetti dell’ambiente
nel moderare il fenotipo;
Ovviamente, prima di affrontare i punti c e d introdurremo gli specifici
circuiti nervosi a livello dei quali si potrebbero manifestare l’effetto delle
interazioni G x A e l’effetto delle modifiche epigenetiche (ad esempio,
sistema della ricompensa endogena, sistema del controllo delle emozioni,
ippocampo).
prima di affrontare i punti c), d) ed e) introdurremo gli specifici circuiti
nervosi a livello dei quali si potrebbero manifestare l’effetto delle
interazioni G x A e l’effetto delle modifiche epigenetiche.
f) Introdurremo anche brevemente ed in maniera critica i modelli animali
più utilizzati nello studio della psicobiologia della resilienza e della
vulnerabilità, in modo da sviluppare anche la capacità di leggere
criticamente i lavori scientifici in questo campo;
g) Nelle ultime lezioni esamineremo questi stessi concetti in relazione ad
un particolare stadio della vita, che è l’invecchiamento. Esamineremo
quindi quali fattori “protettivi” potrebbero contribuire a quello che viene
chiamato “invecchiamento di successo”.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Il corso metterà gli studenti in grado di sapere e comprendere le
evidenze scientifiche riguardo ai fattori psicobiologici alla base delle
differenze interindividuali nel comportamento; di saper applicare tali
conoscenze non solo nello studio di altre discipline psicologiche nel corso
di laurea magistrale ma anche nell’aggiornamento continuo dopo la
laurea; di saper applicare tali conoscenze, con capacità critiche, allo
studio ed alla comprensione dei risultati di lavori scientifici nel campo.
Lo studente verrà messo in grado di conoscere e capire i processi
biologici sottostanti ai processi psicologici legati alle principali transizioni
nel ciclo di vita dall’infanzia alla vecchiaia, con una particolare attenzione
alle dimensioni di vulnerabilità e suscettibilità all’ambiente
Tali competenze verranno acquisite attraverso l’incoraggiamento a fare
collegamenti fra l’approccio psicobiologico e lo studio di altre discipline
psicologiche e attraverso l’allenamento ad interpretare e trarre
conclusioni da dati presentati nella letteratura scientifica.
Autonomia di giudizio
Gli studenti verranno fatti riflettere, attraverso la presentazione di
ricerche specifiche:
sul tipo di evidenze sperimentali utilizzate per proporre una ipotesi nel
campo della psicobiologia del comportamento;
sui limiti imposti alle inferenze e alle conclusioni che possono essere
tratte sulla base di risultati sperimentali dagli strumenti di indagine
utilizzati nei diversi approcci allo studio psicobiologico dei fattori di
variabilità interindividuale ed individuale del comportamento.
Abilità comunicative
Verrà stimolata la capacità di saper organizzare ed esporre chiaramente le proprie conoscenze e le proprie considerazioni attraverso esercitazioni
e modalità d’esame in cui gli studenti devono presentarle concisamente e
chiaramente per scritto su argomenti specifici del corso.
Capacità di apprendere
L’insegnamento mira anche a far acquisire agli studenti un metodo di
studio nel campo di argomenti di frontiera, per i quali è essenziale la
consultazione della letteratura scientifica. Questo sarà utile sia per la
prosecuzione degli studi nel Corso di laurea Magistrale sia per procedere
autonomamente nell'aggiornamento e nella formazione continua.
Prerequisiti
Conoscenze di base di psicobiologia, quali quelle in possesso dei laureati
nella classe L-24. Per chi non avesse seguito nemmeno un corso del
settore M-Psi/02, si consiglia la lettura dei primi capitoli del libro
"Psicobiologia dello sviluppo", Laterza editore (2010), autori Berardi-
Pizzorusso.
Metodi Didattici
Sono indicati i metodi didattici volti a far acquisire ciascuno specifico
risultato di apprendimento
Conoscenza e capacità di comprensione
Lezioni frontali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Esercitazioni in classe (4 ore esercitazione e 4 ore esercitazioni
valutative) e esercizi da svolgere in autonomia
Autonomia di giudizio
Discussione dei risultati scientifici che hanno portato alle conoscenze
illustrate e discusse nel programma d’esame.
Abilità comunicative
Esempi di sintetica risposta a domande aperte presentate nel corso delle
esercitazioni
Capacità di apprendere Lezioni frontali.
Altre Informazioni
nessuna
Modalità di verifica apprendimento
Conoscenza e capacità di comprensione
dell'apprendimento Esame scritto composto di domande aperte (10), e
chiuse (12), queste ultime di tipo vero o falso con breve giustificazione
obbligatoria della scelta fatta.
Viene valutata la correttezza e la completezza delle risposte aperte e
delle giustificazioni e la correttezza della scelta vero/falso. Esame orale.
Viene valutata la correttezza e la completezza delle risposte.
Maggiori dettagli sulle modalità d'esame ed esempi di compito scritto
sono disponibili sul sito del corso sulla piattaforma e-learning Moodle.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Prove intermedie nelle quali gli studenti discutono in classe esempi di
domande d’esame.
Autonomia di giudizio Interpretazione, in sede d’esame, dei risultati
scientifici che hanno portato alle conoscenze illustrate e discusse nel
programma d’esame. Presentazione di problemi nei quali si richiede allo
studente di motivare l’interpretazione dei risultati di una ricerca, nelle
domande a risposta aperta ed in sede di esame orale.
Abilità comunicative Completezza e padronanza delle argomentazioni
nelle risposte nelle domande aperte, nelle giustificazioni delle domande
chiuse, in sede di esame orale.
Capacità di apprendere L’acquisizione delle conoscenza apprese saranno
verificate nell’esame scritto e orale sopra descritto e nel corso delle
discussioni in sede di esercitazioni.
Programma del corso
I risultati recenti riportati in letteratura indicano che alla base delle
differenze interindividuali nel comportamento, sia nel suo sviluppo che
nelle sue modifiche, vi è una complessa interazione fra l’ambiente in cui
un soggetto si sviluppa e vive, in cui giocano un ruolo cruciale i
meccanismi epigenetici, ed il genotipo del soggetto. Vedremo come
l’ambiente, i fattori genetici, le loro interazioni ed i meccanismi
epigenetici contribuiscono alle differenze interindividuali nel
comportamento e nelle sue modifiche in risposta all’esperienza
attraverso cambiamenti plastici che hanno luogo in diversi circuiti neurali
che coinvolgono numerosi neurotrasmettitori e numerose vie molecolari. Questi cambiamenti plastici a lungo termine modellano il funzionamento
dei circuiti neurali in maniera adattiva o maladattiva, contribuendo quindi
anche alle differenze interindividuali nel far fronte con successo alle
situazioni avverse.
Argomenti trattati: le diverse fasi dello sviluppo cerebrale; ruolo svolto
dall’esperienza nel guidare lo sviluppo neurale e del comportamento;
periodi critici e loro basi biologiche; meccanismi di plasticità neurale
adattiva e maladattiva e metodi di studio; neurogenesi ippocampale e
pattern separation, tra memoria contestuale e comportamento ansioso; il
sistema endogeno della ricompensa; circuiti nervosi alla base del
comportamento emozionale e del controllo delle emozioni; esempi di
interazioni Geni e Ambiente nello sviluppo del comportamento e nella sua
modificabilità da parte dell’esperienza; meccanismi epigenetici come
mediatori degli effetti a lungo termine dell’ambiente sul comportamento;
psicobiologia di sindromi del neurosviluppo (sindrome X-Fragile e
Sindrome di Rett) e degli effetti dell’ambiente nel moderare il fenotipo in
modelli animali di tali sindromi; psicobiologia della formazione e
dell’estinzione di memorie emotive; invecchiamento cognitivo: aspetti
psicobiologici; fattori “protettivi” che potrebbero contribuire alla
resilienza verso un forte declino cognitivo con l’età: studi epidemiologici,
studi in modelli animali, studi di intervento nell’uomo.