Insegnamento mutuato da: B019226 - SISTEMI DI WELFARE LOCALE Laurea Magistrale in SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE Curriculum ANALISI E POLITICHE DELLO SVILUPPO LOCALE E REGIONALE
Lingua Insegnamento
Italiano
Contenuto del corso
Il corso punta a fornire gli strumenti metodologici, concettuali ed analitici per capire ed interpretare la dimensione territoriale del welfare state italiano e le profonde differenze che caratterizzano l'intervento delle regioni in ambito sociale e sanitario. Particolare attenzione sarà dedicata a come vengono affrontati i nuovi rischi sociali (immigrazione, conciliazione famiglia-lavoro ecc. ),considerando sia i fattori politico-amministrativi che gli aspetti finanziari e gestionali.
Primo e secondo modulo
1) ISTAT, Rapporto annuale 2016, cap. 5 (Il sistema della protezione sociale e le sfide generazionali) pp. 197-201 e pp. 217-231. http://www.istat.it/it/files/2016/04/Cap_5_Ra2016.pdf
2) Fargion V. , Geografia della cittadinanza sociale in Italia. Regioni e politiche assistenziali dagli anni settanta agli anni novanta, Bologna, Il Mulino, 1997, cap. 3 ( dal centro alla periferia) pp.109-131, cap. 4 ( la legislazione regionale) pp. 135-165.
3) Fargion V. e Gualmini, E. ( a cura di), Tra l'incudine e il martello. Regioni e nuovi rischi sociali in tempi di crisi, Bologna, Il Mulino, 2013, cap. I ( le politiche per la non-autosufficienza), cap. 2 ( Oltre l’ospedale: le nuove forme di assistenza), cap. 3 ( le politiche di conciliazione famiglia-lavoro) cap. 4 ( le politiche di integrazione per gli immigrati): pp.37-161 e Conclusioni pp. 229-258.
4) Pavolini E. ( a cura di) Il cambiamento possibile. La sanità in Sicilia tra Nord e Sud, Roma, Donzelli Editore, 2011, cap.1 ( il funzionamento e la performance dei sistemi sanitari regionali italiani) pp. 3-11; cap. 7 ( come spiegare le differenze regionali nella sanità) pp. 191-234 e cap 8 ( Piani di rientro e cambiamenti nella sanità regionale), pp. 235-244.
5) M. Arlotti, Dati di sfondo. Il sistema sanitario italiano in prospettiva comparata, in “Politiche Sociali/Social Policies”, 3/2014, pp.453-473.
6) L. Bifulco Il welfare locale, Roma, Carocci editore, 2015, cap. 7 ( Pubblico e privato) pp. 143-162.
7) T. Caponio e T. Cappiali, “La perdurante crisi dei rifugiati tra ipocrisia organizzata, solidarietà e crescente opposizione” in A. Chiaramonte e A. Wilson ( a cura di) Politica in Italia edizione 2017, Bologna, Il Mulino, pp. 189-204.
Terzo modulo
1) Ferrera M., Fargion V., Jessoula M., Alle Radici del welfare all’italiana. Origini e futuro di un modello sociale squilibrato, Padova, Marsilio, 2012, pp. 3-28.
2) Commissione per l'analisi delle compatibilità macroeconomiche della spesa sociale, Relazione Finale http://www.edscuola.it/archivio/handicap/onofri.pdf , pp.1-29
3) Materiali concordati con il docente e relativi all'inquadramento del caso italiano nel contesto europeo, con particolare riferimento all'intervento della Unione Europea in ambito sociale.
Obiettivi Formativi
Il corso intende fornire agli studenti le chiavi di lettura per inquadrare le dinamiche dei sistemi locali di welfare nel più ampio contesto delle politiche sociali sia a livello nazionale che europeo, mettendo a fuoco i vincoli e le opportunità con cui si misurano gli attori del policy making locale e le difficoltà connesse all' implementazione delle politiche.
Metodi Didattici
Il corso è impostato in maniera fortemente interattiva con ampio utilizzo di tabelle e grafici che gli studenti saranno chiamati a discutere e analizzare(su indicatori di bisogno, livelli di copertura, profilo delle prestazioni, distribuzione della spesa e modalità di finanziamento). Inoltre i frequentanti saranno impegnati in lavori di gruppo destinati ad approfondire quattro aree tematiche di particolare rilevanza per i livelli locali di governo.
Modalità di verifica apprendimento
Per i frequentanti è prevista una riduzione dei materiali di lettura indicati nel programma in quanto essi saranno chiamati a sviluppare un lavoro di gruppo dedicato ad approfondire una delle seguenti quatto tematiche: politiche per la prima infanzia; politiche attive del lavoro con particolare riferimento alla disoccupazione giovanile e ai NEET; politiche di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale; politiche di accoglienza dei rifugiati. Il lavoro di gruppo sarà effettuato a partire da una serie di letture indicate dal docente e dovrà dimostrare la padronanza degli strumenti metodologici e concettuali forniti nell'arco del corso.
Programma del corso
Nel primo e nel secondo modulo saranno affrontate le seguenti tematiche:
1.Strumentazione analitica e concettuale per lo studio delle politiche sociali (destinatari, fonti di finanziamento, tipi di prestazioni, logiche di intervento).
2. distribuzione attuale della spesa sociale italiana rispetto ai principali settori di intervento e con riferimento agli altri paesi europei.
3. Inquadramento della componente territoriale nell'ambito del welfare state italiano.
4. Approfondimento delle politiche politiche socio-assistenziali promosse dalle regioni fin dalla loro prima istituzione; identificazione dei tre modelli di politica sociale che caratterizzano la fase di avvio dell'esperienza regionale e ricostruzione delle tappe successive.
5. Analisi della evoluzione delle politiche sanitarie a partire dalle riforme del 1992-93 e delle diverse modalità di intervento delle regioni in questo ambito.
6. Riflessione sui nuovi rischi sociali e sul ruolo delle regioni in questo ambito. Approfondimento sulle politiche relative alla non autosufficienza, alla conciliazione famiglia-lavoro, alla immigrazione.
L'analisi prenderà in considerazione il ruolo degli apparati amministrativi regionali, le dinamiche tra regione ed enti territoriali, il rapporto tra pubblico, privato e organizzazioni non profit, le modalità di gestione dei servizi, l'entità e le fonti di finanziamento, le implicazioni per i cittadini delle diverse modalità di intervento con una particolare attenzione per gli sviluppi attualmente in corso.
Sulla scorta di tali strumenti analitici nella parte conclusiva del secondo modulo gli studenti saranno chiamati a presentare i risultati del lavoro di gruppo realizzato sulle seguenti quattro aree tematiche: politiche per la prima infanzia, politiche di contrasto alla povertà, politiche attive del lavoro con particolare riferimento alla disoccupazione giovanile e ai NEET; politiche di accoglienza dei rifugiati.
Il terzo modulo sarà dedicato in primo luogo ad approfondire le distorsioni del welfare state italiano in prospettiva storica e comparata, e in secondo luogo ad analizzare le dinamiche di interazione tra livello nazionale, sovra-nazionale e subnazionale. Particolare attenzione sarà dedicata a ripercorrere il ruolo giocato dall'Unione Europea in ambito sociale, a inquadrare le misure adottate a seguito della crisi economico finanziaria del 2008 e a discutere le sfide irrisolte che stanno minando il futuro dell'Europa ( non solo) sociale.